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Paolo Volo “lo
nacqui” nel marzo 1975 in quel della capitale, città che ami solo a distanza.
Ecco perché migrai al nord con la valigia di cartone, per fare la radio!
A dirla tutta
iniziai a 20 anni con la musica, scrivendo i testi per giovani cantanti
emergenti, collaborando con diverse etichette discografiche.
Fui anche
produttore di un paio di pezzi dance, tra cui “Explosion”
che ebbe un simpatico successo in Brasile, Argentina e Giappone. Capita ancora di ricevere qualche centesimo
di Siae.
A 20 anni
registrai il mio primo format
radiofonico, “Quelli che il citofono”…
praticamente facevo lo speaker e altri 15 personaggi di fantasia,
tutti strampalati… Ci chiamò il
direttore di radio 101... capite? Un
network.. fummo ad un passo dalla diretta, ma poi dei cambi editoriali ci
lasciarono nel limbo.
Questo però mi
diede la carica per bussare alla porta di Cecchetto, mio vero sogno proibito,
negli stessi anni di Radio Capital, quella di Mazzoli e il Dj Ancelo, Fabio Volo, Amadeus e Luca Laurenti… sognavo di lavorare col Dj Angelo.. e mentre sognavo, iniziavo quella
interminabile gavetta nelle radio locali, dove ti fai le ossa e impari tutti
i trucchi del mestiere. Come si dice:” non puoi fare la radio se non fai la
radio”.
Qualche anno
dopo mi venne in mente di scrivere un format per la TV, e lo mandai ad MTV.
Mi chiamarono per un provino da VJ.. il format faceva cagare, ma gli era
piaciuta la foto e la presentazione.
Così, gasato a
1000, girai i format alla Clip Television, quelli
di Rete A- All Music. MI Chiamarono!!! Qui riuscii anche ad avere il mio primo
manager, lo stesso di Ale Cattelan. Iniziai a fare
un sacco di provini, collaborazioni con Disney Channel, etc
etc..
Da qui in
avanti feci tante cose, fino ad approdare per diversi anni a Rai Due: Italia
sul Due, Italia dei Porti, e diversi progetti pilota per alcune fiction e
format tv.
Ma ragazzi,
che vi posso dire, io ero quello della radio, volevo solo la radio. E così
nel 2013 mi inventai un format tutto mio, improntato sulla satira politico
sociale: “Happy Ending”. Eravamo in piena crisi, la
gente attaccava la politica e il sistema, e così io girai il di vista: sempre
dalla parte delle ingiustizie e dei soprusi. Funzionò di brutto. La gente ci
chiamava per fare ironia sulle proprie disgrazie…facevano a gara per essere
disperati. Facemmo il botto!
La squadra era
formata da me, Stefano Wilson e Ignazio Abbondanzieri, due novellini della
radio sui quali puntai al 110%. Talenti puri!
Furono 3 anni
bellissimi, in onda su varie Radio Locali e network online, ma poi gli
impegni della vita reale sgretolarono il gruppo, e alla fine il microfono si
spense.
Grazie a Happy
Ending approdai a Radio 105, nel programma
“Benvenuti nella giungla, condotto da Paragone, Mara Majonchi
e Ilenia.
Fu l’ultima
volta che passai in radio. La vita è
strana, ti fa fare dei giri stranissimi, ti porta lontano dai tuoi sogni… Ora
faccio tutt’altro e sono un felicissimo papà… la radio per hobby non me la
posso più permettere.. ma quando una cosa ce l’hai dentro, prima o poi
riemerge. Che dirvi, speriamo di
risentirci presto.. “ON AIR”
Vi voglio bene
Paolo
Volo
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. . Radio 105: Paolo Volo è Giulio Andreotti .. Paolo Volo è "il Libanese" per We
Want Radio ..
Satira Politica: Paolo Volo è "il bambino Paolino" ..
Paolo volo è "Giorgia Meloni" .. Paolo volo video della diretta talk .. Radio Sit
Com: chi ha sparato a Jack? . |